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Eurostar Residenza Cannaregio

 

 

Due giorni a Venezia via dalla pazza folla, via dai circuiti turistici. La zona del Ghetto a Cannaregio è una delle mie preferite, c’è ancora la quiete di Venezia e la possibilità di camminare lenti, non forzati da flussi di MTP Moto Turistico Perpetuo. Dunque cerco sempre di sistemarmi lì, che sia in casa o in hotel.

 

La Residenza Cannaregio è un po’ di tutt’e due, per posizione e.. vocazione. Era infatti un vecchio monastero, poi fabbrica di legnami, localizzato al margine nord ovest della città, luogo quieto, appartato per il primo, comodo per la logistica, vicino ai traffici di canale per il secondo. Del monastero la Residenza conserva l’impianto con un chiostro lungo e stretto su cui si affacciano vecchie celle monasteriali, oggi camere per gli ospiti. Nel chiostro ci si fa colazione con torte di bontà inaudita, oppure è bello starci e basta, magari a leggere. È uno spazio che conserva una strana atmosfera di raccoglimento, dà benessere.

 

Nel modulo riservato a richieste speciali della prenotazione online avevo scritto per gioco “mio compleanno”, che in realtà era. All’arrivo siamo stati accolti con l’upgrade della camera da normale a suite su due livelli con affaccio sul canale, cocktail e auguri di buon compleanno di non comune professionalità e discrezione insieme. Che dire. Due giorni fantastici trascorsi tra Cannaregio, Giardini e Arsenale, per benemerita causa di Biennale d’arte, senza mai incrociare gruppi schiamazzanti sotto guida di ombrellino colorato. Due giorni passeggiati con i tempi umani di godimento estetico ambientale, che Venezia sempre merita, e il piacere, la voglia, di rientrare “a casa” a prender fresco nella quiete del chiostro, ad osservare barche sospinte a remi dal balcone in camera.

 

Per il momento il mio posto a Venezia è la Residenza Cannaregio.

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